Tutto sull’Urban k i z (o Kizomba 2.0): quando nasce, il significato della parola, come si balla e alcuni esempi dimostrativi
Cosa si nasconde dietro il termine Urban Kiz? Si sente sempre di più parlare di questo ballo ma non tutti sanno bene di cosa parliamo. Vogliamo partire dal significato della parola per procedere a vedere più nel dettaglio come si balla. Scopriremo come sia importante comprendere le sue dinamiche in quanto con l’evoluzione musicale dei brani che appartengono all’ampia sfera della kizomba è necessario saperli intepretare con la danza rispettando beat e/o musicalità.
Significato della parola, le origini
Chiamato da alcuni anche come “Kizomba 2.0” il termine rappresenta un pò il risultato dell’esportazione della kizomba in giro per il mondo. In particolare in Francia tra i 2012 e il 2014. Il noto ballerino Moun Red ha sostenuto di ballarla dal 2008 anche se probabilmente non era ancora stato coniato questo termine. La parola Urban fa riferimento a un genere musicale RnB o Ghetto Zouk. L’utilizzo della parola “Kiz” in aggiunta descrive l’influenza della kizomba. Pertanto parlare di Urban Kiz e di Kizomba ha suscitato molte discussioni in materia con i ballerini originali di Kizomba che sostengono come siano due cose differenti e come sia importante preservare lo stile di danza originario dell’Angola. Differenze o analogie del caso questo stile vedremo come sia sempre più ballato anche alla luce dei brani molto più densi di elettronica e contaminazioni musicali.
Come si balla
Oltre al prima citato Moun l’Urban kiz si accosta ai nomi di Enah e Carolina che ribadendo di essere i fondatori di questo stile di ballo, hanno diffuso un video in particolare con i principali passi di Urban Kiz. Le novità rispetto alla kizomba partono dalla connessione visto che c’è da parte dei ballerini il mantenimento di una maggiore distanza e si sfruttano molto più di rado le connessioni con il petto. Questo consente di sfruttare maggiormente rotazioni, perni e piroette della dama. Cambia anche la postura con le gambe dritte e una diversa tensione da parte del corpo.
Il timing spesso piuttosto lineare nella kizomba è molto più soggetto a variazioni con accellerazioni che si contrappongono a transazioni lente e diverse interruzioni come “accenti” musicali ai vari stop della melodia. I movimenti appaiono a prima vista più “netti” e talvolta “bruschi” ma non è sempre così. Basti vedere questo workshop di “Hot Urban Kiz” realizzato da Curtis & Carola dove interpretano la musicalità del brano “Take me home” di Jess Glynne con molta fluidità pur mantenendo i passaggi di questo stile.
Sul web abbiamo trovato questo video a cura di Moun e Karole dove vengono mostrati alcuni passaggi di Urban Kiz. Di esempi ne potrete trovare tanti all’interno del portale Lakizomba.it nella sezione dedicata alle lezioni separate per livello di difficoltà in modo da porter partire dall’A, B, C per comprendere meglio. Nel caso di questo stile spesso lo si troverà nella sezione “intermedio” visto che chi lo balla si presume abbia almeno una sufficiente infarinatura della kizomba tradizionale anche se non è necessariamente un prerequisito.