In occasione del Sydney International Afro Kizomba Festival 2018, Jérémy Lao e Léa Gru hanno proposto un workshop molto interessante di kizomba fusion. Sulle note del brano “Última Bolacha” di Shellsy Baronet i due ballerini propongono una sequenza dove è possibile memorizzare tanti passaggi dove si focalizza l’attenzione sugli slow motion.
Come definire lo slow motion? Alla lettera possiamo tradurre il termine come “rallentatore”. Nel campo cinematografico quando un movimento viene riprodotto ad una velocità più lenta del reale. Nata nel lontano 1904 da August Musger, il termine è diventato di uso comune per tante situazioni come quelle del ballo. In questo caso della kizomba andiamo ad indicare quei movimenti che vengono rallentati per seguire la musicalità del brano che stiamo danzando. Possono essere attimi più o meno prolungati, di certo avere una certa padronanza nel seguire il beat di una brano non è semplice, a maggior ragione se dobbiamo pensare anche alla corretta guida della partner di ballo.
Il vantaggio di sapere essere bravi nell’interpretare questo timing sta nel poter dare una nuova veste speciale anche a singoli passi base, rendendoli così unici agli occhi di tutti … Sarà molto importante una guida precisa e decisa che possa condurre la dama a uno scarico corretto del suo peso nello spazio. Spesso si sottovaluta questo aspetto pensando che spesso basta saper “frenare” la dama per ottenere dei buoni risultati. Non ci sembra sufficiente se poi pensiamo che spesso ci può capitare di danzare con dame nuove che non conoscono la nostra guida e magari non sono dotate di una tecnica “sopraffina” …
Analizziamo la prima parte dove già da una base sul posto ci si rende conto di come tante possono essere la varianti se riusciamo a condurre a brevi spostamenti la nostra ballerina. Parte il beat e dopo un piccolo retrocesso si apre la dama a una camminata curando la guida in modo da poterla sostenere di quell’attimo per non farle scaricare subito il peso. In genere per chiudere la quadratura musicale può capitare di alternare tempi slow ad altri quick (veloci). Così come quando termiamo un passaggio con una classica chiusura a elle.
Al 35” un passaggio più complesso dove a questa sorta di “galleggiamento” abbiniamo un tempo veloce per la donna dove la allontamiamo leggermente per poi avvicinarci con un passo più lungo. Quindi la sequenza dopo un paio di saide vede un passaggio da vedere con cura intorno al 45” quando si combina l’apertura dama con un passo “a scavalco” con la destra e guida a una piccola rotazione della compagna. Questo passaggio più coreografato porta la donna davanti l’uomo e un movimento con il braccio destro che viene prima mantenuto quindi utilizzato come guida per alcuni bravi passaggi che una volta compresi potranno essere variati a proprio piacimento. Al 1′ circa un bel virtuosismo di non difficile interpretazione che chiude la sequenza con una passaggio che fa scena.
Nella seconda parte del video i due maestri inseriscono elementi più evoluti di kizomba fusion e alcuni virtusismi che potranno essere apprezzati da tutti e seguiti dai più esperti.
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