Alla scoperta della Kizomba: origini del ballo, le caratteristiche che contaddistinguono questo tipo di ballo
La Kizomba è un ballo nato in Angola, sviluppatosi negli anni 80/90. Si tratta di una fusione di stili alla cui base vi è Semba, il predecessore del Samba brasiliano. Dal paese africano il ritmo e il ballo kizomba si sono diffusi innanzitutto nei paesi di lingua portoghese dell’Africa in fine a Portogallo.
È un ballo sociale di coppia, tutti la possono ballare perché la Kizomba si esegue molto dolcemente, senza forzature ne esagerazioni esibizionistiche e presenta un ritmo lento, elegante ma al tempo stesso sensuale. Il modo in cui ci si muove ha molto a che fare con il tango, ma non è cosi rigido con il movimento del corpo, perché la parte africana ha un’influenza maggiore.
Kizomba, in dialetto Kimbundu oltre ad indicare il genere musicale e lo stile di danza, significa anche festa del popolo, ed è il nome originario della danza dei neri che hanno resistito alla schiavitù.
La caratteristica peculiare di questo ballo è la ricerca della “connessione” con il partner, con l’obiettivo di arrivare alla sintonia assouta.
L’abbraccio fa la differenza.
L’abbraccio è un gesto reciproco e gratuito.
Un abbraccio non costa nulla e non richiede molto tempo.
È un vero e proprio dono reciproco, benefico per entrambe le persone che si abbracciano, che si donano calore e conforto a vicenda. È inoltre un gesto positivo di riappacificazione. Aiuta le persone a sfogarsi e ad aprirsi agli altri e migliora l’autostima.
Abbiamo tutti bisogno di affetto, e niente è migliore di un abbraccio kizombeiro, che crea un ambiente familiare ma al tempo stesso coinvolgente, un momento di socializzazione e condivisione.
Ci sono due maniere di danzarla, due tipi di kizomba: stile classico e Tarraxinha / Ghetto-Zouk che rappresenta la sua evoluzione tecnologica.